FAQ

Come faccio a sapere che ho bisogno di uno psicologo?

Nel corso della vita, di fronte a cambiamenti, scelte o eventi particolarmente stressanti, dolorosi e difficili da gestire, si può avvertire un disagio nel pensiero, nel modo di sperimentare le emozioni, nel comportamento o nelle relazioni che nel tempo può compromettere la qualità della vita, limitando la serenità e il benessere psico-fisico. Come ho già sottolineato altrove, non è tanto cosa mi sia successo, quanto ciò sia grave o sia ritenuto tale, ma come questo è per me, come questo impatta nella mia vita a determinare la necessità di contattare uno psicologo.
Di fronte a vissuti di auto-svalutazione, sofferenza, paura, stress, scoraggiamento, dolore intenso o qualsiasi cosa che influenzi negativamente la libertà di fare scelte e vivere in modo adeguato le relazioni, può essere utile l’aiuto di uno psicologo.

Attraverso una relazione supportiva e non giudicante si ha la possibilità di diventare più consapevoli dei propri bisogni, delle emozioni e dei significati della propria esistenza. Lo psicologo accompagna, quindi, le persone verso una più articolata visione della realtà e possibilità di scelta.
Riuscire a vedere il problema con occhi diversi è già l’inizio di un cambiamento, poiché questo implica un diverso modo di rapportarsi alla situazione.

Una chiacchierata con un buon amico può sostituire una terapia?

Direi di no, anche se è sempre un bene avere buoni amici! Un amico può ascoltarci e darci buoni consigli, ma essi sono il frutto delle sue esperienze e delle sue inclinazioni, sono “ciò che lui farebbe al nostro posto”, il che non necessariamente si traduce in una cosa buona per noi.

Un buon amico, inoltre, generalmente è inserito nel nostro contesto sociale e conosce direttamente famiglia, amici e partner, venendone naturalmente influenzato. Cose sentite da altri o vissuti personali vengono a determinare la sua opinione sulle cose, dando ai suoi consigli un evidente coinvolgimento personale.

La relazione con il proprio psicoterapeuta è per sua natura estranea al mondo esterno e per questo si svolge all’interno di un “setting”. La stanza della terapia è un ambiente protetto, rassicurante ed il terapeuta conosce solo noi e non il nostro contesto amicale/affettivo. Non conta per lui ciò che “realmente” è successo nella nostra vita, ma come lo abbiamo vissuto noi. 

Un terapeuta non dà consigli e non fornisce soluzioni, ma aiuta il suo cliente ad arrivare alle sue personali risposte attraverso il dialogo, l’assunzione di prospettive diverse e la consapevolezza.
Ciò rende la crescita delle persone veramente autentica e promuove l’autoefficacia e l’autorealizzazione!

Chi si rivolge a uno psicologo?

Si rivolgono allo Psicologo persone di tutte le età, che si trovano in un momento di crisi o che desiderano conoscersi meglio e raggiungere un maggiore benessere psicologico e fisico. 
Alcuni si rivolgono ad uno Psicologo su consiglio di altri, ma è fondamentale che siano motivati a richiederne l’intervento per poter raggiungere dei risultati soddisfacenti.

Come faccio a scegliere il terapeuta che va bene per me?

Sebbene Google fornisca ampio nutrimento per chi ha fame di conoscenza sulle diverse problematiche e su quali siano gli approcci più appropriati per trattarle, suggerisco di cercare il terapeuta che fa per te, piuttosto che “il terapeuta di quell’approccio, perché ho letto su Google che devo fare una terapia del tal tipo…”. Saprai di aver trovato il tuo terapeuta quando ti sentirai comodo nella stanza con lui, quando ti sentirai rispettato, ascoltato e fiducioso nella tua possibilità di avanzare con lui/lei nel tuo percorso di auto-conoscenza.

I contenuti dei colloqui sono confidenziali?

Assolutamente sì! Tutto ciò che viene detto nel mio studio rimane nel mio studio ed è soggetto al segreto professionale (art. 11 del Codice Deontologico) a meno di un’esplicita richiesta e autorizzazione scritta da parte del cliente.
Esulano da questa regola fondamentale alcuni specifici casi (quali ad es. un grave pericolo di vita per il soggetto o per terzi) che possono essere approfonditi qui http://www.ordinepsicologilazio.it/wp-content/uploads/2014/12/Codice-deontologico-degli-Psicologi-Italiani1.pdf (artt. 11-14).

Qual è la durata di una terapia?

Un percorso di terapia può avere durata variabile. 
Alcuni clienti arrivano con una richiesta molto specifica, sulla quale è possibile lavorare in pochi incontri. Altri vedono la terapia come un processo di crescita più ampio e scelgono un impegno di più lungo periodo. 
Diversi sono i fattori che influenzano la durata di un percorso personale: la motivazione al cambiamento, la qualità e quantità degli obiettivi che ognuno di noi vuole raggiungere, i “tempi personali”, ecc.
Dopo aver incontrato una persona, aver inquadrato la sua situazione e definito assieme a lei gli obiettivi da raggiungere insieme è sicuramente più facile avere un orientamento su dei tempi di massima.

Qual è il costo di una seduta?

Il costo di una seduta varia in funzione del tipo di intervento (seduta individuale, di gruppo, familiare, ecc.)
È necessario tenere presente che le tariffe per le varie prestazioni erogabili sono indicate nell’apposito tariffario approvato dall’Ordine Nazionale degli Psicologi e rappresentano ad oggi una semplice indicazione e non un obbligo per i professionisti.
È possibile concordare un costo delle sedute differenziato nel caso di persone molto motivate che, per particolari condizioni di vita, non siano in grado di sostenere le tariffe standard. 
Nel corso del primo colloquio si stabilisce ogni aspetto relativo al costo delle sedute.

I farmaci possono sostituire una psicoterapia?

Un trattamento farmacologico lavora sulla soppressione del sintomo, una psicoterapia lavora sul messaggio di cui esso è portatore e su ciò che ruota attorno ad esso, mirando alla sua risoluzione attraverso la comprensione della sua funzione.

In alcuni casi è utile e consigliato assumere farmaci, ma il solo farmaco non modifica nulla nelle condizioni di vita della persona. 

Assieme al tuo psichiatra potrai valutare se la terapia farmacologica è un’opzione buona per te. 
In generale, ove vi sia necessità di assumere dei farmaci, un approccio integrato al problema (farmacoterapia + psicoterapia) garantisce una migliore riuscita del trattamento nel tempo. 
La ricerca scientifica, peraltro, dimostra che gli effetti di una psicoterapia, a lungo termine, sono gli stessi della farmacoterapia. Ovvero, i circuiti neuronali si modificano allo stesso modo.

Qual è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta, psichiatra e neurologo?

Lo Psicologo è un professionista che, dopo la laurea in Psicologia, ha svolto un anno di tirocinio e conseguito l’abilitazione all’esercizio della Professione mediante esame di Stato. È iscritto all’Ordine degli Psicologi ed è vincolato al rispetto delle norme del Codice Deontologico degli Psicologi.
Il suo ruolo e la sua formazione gli consentono di fare prevenzione, sostegno, diagnosi, abilitazione e riabilitazione in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo e alla comunità. Lo psicologo, quindi, può fare molte cose e sostanzialmente non può occuparsi della cura.
NB*: Nel caso in cui vi affidiate ad uno Psicologo ricordate di verificare che sia regolarmente iscritto all’Albo della sua Regione (è possibile farlo anche on-line)

Lo Psicoterapeuta è un laureato in Psicologia o in Medicina che, dopo la laurea, ha frequentato un Corso di Specializzazione almeno quadriennale in Psicoterapia. Tale ulteriore titolo gli consente di occuparsi della cura della persona, gestendo anche tutte quelle situazioni che rientrano nell’ambito della psicopatologia. 
In passato, al momento dell’istituzione dell’Albo, il titolo di Psicoterapeuta è stato attribuito anche a professionisti che esercitavano già l’attività terapeutica senza aver frequentato una Scuola di Psicoterapia (non obbligatoria all’epoca): è in ogni caso diritto del paziente/cliente informarsi sulle qualifiche del professionista e sul suo curriculum formativo.
NB**: Nel caso in cui vi rivolgiate a uno Psicologo-Psicoterapeuta ricordate di verificare che sia regolarmente iscritto all’Albo della sua regione (è possibile farlo anche on-line) e che abbia l’annotazione come Psicoterapeuta.

Lo Psichiatra è un laureato in Medicina che, dopo la laurea, ha conseguito la specializzazione in Psichiatria. Egli si occupa delle patologie psichiche utilizzando un approccio medico. Solo un medico è autorizzato a prescrivere farmaci.
NB***: Un medico psichiatra può utilizzare anche il titolo di Psicoterapeuta pur non avendo frequentato una Scuola di Psicoterapia perché la specializzazione in Psichiatria dà il diritto di utilizzare entrambi i titoli (psichiatra e psicoterapeuta).

Il Neurologo è un laureato in Medicina che ha conseguito la Specializzazione in Neurologia. Egli si occupa delle patologie del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (quali ad es. Alzheimer o Parkinson) o delle conseguenze neurologiche di altri traumi o patologie (ad. es. cardiache). Spesso Psichiatra e Neurologo possono trovarsi a collaborare, ma è chiaro come i loro ambiti di competenza siano essenzialmente diversi.

Le spese sostenute per una psicoterapia sono detraibili?

Sì. Le spese sostenute per sedute di psicoterapia possono essere portate in detrazione al capitolo “Spese mediche e sanitarie” in misura del 19%, fino ad un tetto massimo di €15.493,71 all’anno. Il terapeuta deve rilasciare apposita fattura attestante l’importo della sua tariffa, i suoi dati fiscali e quelli di iscrizione all’Albo degli Psicologi. Non si possono, infatti, detrarre spese di sedute svolte con persone non regolarmente iscritte all’Albo. 

A partire dal 2020 vige l’obbligo di pagamenti tracciabili per usufruire dei benefici legati alle detrazioni fiscali. È pertanto necessario pagare per mezzo di carte di credito o debito, assegni e bonifici per poter detrarre le spese della terapia.

Si può avere il rimborso delle spese sostenute per la psicoterapia mediante una polizza sanitaria?

Se da un lato la psicoterapia è ritenuta ufficialmente prestazione sanitaria necessaria al benessere della persona, dall’altro non tutte le polizze assicurative rimborsano le spese sostenute per questo servizio, al contrario di quanto avviene per altri ambiti sanitari. Fortunatamente alcune compagnie assicurative includono la psicoterapia tra le prestazioni rimborsabili dai loro pacchetti salute. 

Leggete attentamente le condizioni della vostra copertura sanitaria per verificare copertura (totale o parziale), criteri e condizioni di rimborso.